Si comunica che, come previsto dall’articolo 3, comma 2 del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52 a decorrere dal 26 aprile 2021 la presenza a scuola degli studenti sarà incrementata al 75%. Gli studenti di ogni classe saranno suddivisi pertanto in quattro gruppi, di cui a turno tre frequenteranno la scuola in presenza e uno a distanza.
Come di consueto, sul registro elettronico sarà riportata la turnazione alla quale gli studenti avranno l’obbligo di attenersi. Ciò consentirà alla scuola, secondo le nuove disposizioni, di mantenere tale percentuale sino al termine delle lezioni, indipendentemente dalle condizioni epidemiologiche (la percentuale del 75% è infatti valida nelle zone di ogni colore). Inoltre, in tutte le classi sarà possibile ospitare gli studenti in presenza rispettando il distanziamento minimo di un metro fra gli studenti e di due metri dal docente allo studente più vicino. Restano ferme tutte le altre misure di contenimento del rischio di contagio da COVID-19 (obbligo della mascherina, lavaggio frequente delle mani, orario e percorsi di entrata scaglionati, ricreazione nelle classi ecc.). Resta ferma anche la possibilità di utilizzo dei laboratori, anche in orario pomeridiano, previa richiesta all’Ufficio affari generali e autorizzazione da parte del dirigente scolastico.
Ci avviciniamo alle festività del 25 aprile e del 1° maggio, che celebrano i valori fondamentali dell’antifascismo e del lavoro, sanciti dalla nostra Costituzione.
Le norme appena varate, pur nella dovuta cautela, ci consentono di guardare al futuro con maggiore speranza. Se appena un mese fa eravamo caduti di nuovo nella sconfortante realtà della scuola interamente a distanza, la possibilità che abbiamo di ridurre a solo un quarto degli studenti, a turno, l’obbligo della didattica a distanza ci fa presagire il graduale ritorno alla normalità, da tutti auspicato ma che, come sappiamo, dipende tanto dai nostri sacrifici quanto dal progresso della campagna vaccinale in corso. Le norme di prevenzione sono spesso fastidiose, ma non possiamo abbassare la guardia proprio ora, quando intravediamo finalmente la luce. Continuare a rispettarle, se riflettiamo solo un attimo, è anche un modo di rispettare quei valori che nei prossimi giorni ci accingiamo a celebrare, valori per i quali tante persone sono cadute nella guerra di Liberazione e a causa del proprio Lavoro.